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ALTARE DELLA MADONNA DEL VOTO
(di Alessandra Brasa) (Tratto da un testo di Marco Cecchelli)
La festa della Madonna del Rosario fu istituita da san Pio V papa, nell'anniversario della vittoria navale riportata dai
cristiani a Lepanto e attribuita all'aiuto della B. V. del Rosario (1571).
Un altare dedicato alla Madonna del Rosario era già presente nell'antica chiesa almeno dall'ultimo ventennio
del Cinquecento, epoca a cui risalgono le quindici telette raffiguranti i Misteri del Rosario, di anonimo manierista
bolognese e la pala, anch'essa d'un manierista bolognese della stessa epoca, raffigurante La Madonna del Rosario,
le sante Anna e Caterina da Siena, san Domenico e il beato Alano de la Roche (1).
La pala fu utilizzata come saracinesca della nicchia al centro, poi sostituita dal bassorilievo dell'Incoronazione
di Maria (2), opera eseguita nel 1608, dallo scultore Giovanni Zelli di Pistoia, su disegno del pittore M. Ascanio
di Fanano. All'immagine, oggi custodita in sacrestia, fu tributato nuovo culto per la liberazione di Gaggio
dalla peste del Seicento e dal colera del 1855.
L'altare, di stucco policromo e ispirato a modelli settecenteschi, è opera di Alberto e Gaetano Alberti (1894).
Nel 1630, la Beata Vergine del Rosario fu proclamata "Regina della Terra di Gaggio".(3)
Ogni anno, la II Domenica di Pasqua ("In Albis") e l'8 settembre (Natività di Maria), si celebrano solennemente
le due ricorrenze votive e l'immagine di Maria incoronata Regina viene solennemente portata in processione per
le vie del paese.
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